Avevate mai visto una medusa brillante e molto rara? Eccola in tutto il suo splendore in un video diventato virale sul web.
Una medusa molto rara è stata avvistata dopo tantissimi anni e per la prima volta è stata filmata. Da moltissimo tempo nessuno l’aveva mai vista al mondo: eccola in tutto il suo splendore e la sua rarità in un video diventato subito virale: è una delle più belle e particolari che esitano.
Si tratta di una medusa così rara che non era mai stata filmata prima d’ora, infatti le immagini hanno sorpreso tutti. La specie è difficilissima da trovare e infatti mai nessuno era riuscito addirittura a fare un video in cui veniva mostrata al mondo. Si tratta di una rarità: ecco le immagini.
Medusa rara al mondo filmata: le immagini sono virale, ecco di quale specie si tratta
La medusa in questione appartiene alla specie Chirodectes maculatus, noto anche come “medusa maculata”. Per la prima volta sono state catturate le immagini di questo animale il cui primo avvistamento risale al 1997, ma non era masi stata ripresa. Solo recentemente è stata filmata dai subacquei di Scuba Kavieng al largo delle coste della Papua Nuova Guinea e le immagini hanno fatto chiaramente il giro del mondo. Ma scopriamo nel dettaglio di quale specie si tratta e come mai è così raro vederla.
La Chirodectes maculatus è una medusa scatola con un corpo di forma cubica. È molto semplice capire che si tratta proprio di lei perché presenta macchie e anelli distintivi. Le meduse che appartengono a questa categoria sono molto velenose, ma questa specie non sembra esserlo.
Nota come cubomedusa, è anche molto colorata e ha una testa a campana con macchie che la rendono unica nella sua specie. Inizialmente si pensava appartenesse al genere Chirodropus invece è stato scoperto che appartiene di più al genere Chirodectes. Insomma le sue caratteristiche la rendono così unica che è difficile attribuire una categoria specifica.
Ecco il video:
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I subacquei hanno visto la medusa al largo della costa del Queensland australiano, a circa 16°S di latitudine, in prossimità del bordo esterno della Grande Barriera Corallina. Si pensa però che non viva nei pressi della barriera coralli, ma che provenga dalle acque profonde. Potrebbe infatti esser stata trasportata dal passaggio di un ciclone oppure potrebbe aver lasciato il suo habitat naturale per raggiungere qualche preda.