Quali sono i casi in cui un orso decide di attaccare un uomo? Ecco cosa fare quando se ne incontra uno e cosa non fare.
Incontrare un orso non è certamente una delle esperienze più belle della propria vita, ma non è nemmeno una delle più abituali. Anche se è molto raro fare questo tipo di incontro recentemente si sentono sempre più casi di avvistamenti di orsi vicino ai centri abitati, o addirittura di incontri con l’uomo. Ma cosa fare se dovesse accadere? Ecco quello che c’è da sapere sul comportamento da adottare in queste situazioni.
Dopo la tragedia avvenuta in provincia di Trento, dove un uomo ha perso la vita a causa dell’attacco di un orso, sono emerse sempre più notizie sull’animale. Ma come mai può avere comportamenti violenti? E perché decide di attaccare l’uomo?
Nello specifico può essere emblematico proprio il caso di Andrea Papi, il runner di 26 anni aggredito e ucciso da un orso nei boschi a Caldes. In questa situazione infatti l’uomo si è ritrovato di fronte alla furia dell’animale e probabilmente non ha saputo come reagire.
In Italia ci sono tante specie di orso: l’orso bruno, che può essere Alpino o Marsicano, con quasi 200 esemplari che troviamo essenzialmente in Trentino, in Friuli Venezia Giulia e lungo l’Appennino centrale quindi in Abruzzo, Lazio e Molise. L’animale, che raggiunge anche 2 metri e mezzo di altezza per 130 kg si peso, può entrare a contatto con l’uomo. Ma cosa fare in questi casi? Ecco la spiegazione dell’esperto.
Secondo le parole di Marco Antonelli, zoologo del Wwf, riportate da PisaToday.it, l’orso non vede l’uomo come una preda, ma nei rari casi in cui avviene lo fa per difesa, perché vede l’uomo come un pericolo. Vive generalmente nei boschi, ma si avvicina alle zone agricole in cerca di cibo e generalmente scappa e vede l’uomo.
In situazioni di paura però può diventare aggressivo. “Infine c’è l’effetto sorpresa: come nel caso del runner, è più facile sorprendere l’animale se andiamo veloci. In quel caso l’orso ha meno tempo di reazione a incontri ravvicinati”. Ma cosa fare qualora dovesse capitare di incontrare uno?
L’importante è mantenere la calma, anche se non è proprio semplice. “Se l’animale si trova a una distanza di 100-150 metri è possibile osservarlo, ma senza avvicinarsi oltre, per poi andare via una volta terminato”, spiega Antonelli. E in caso di incontri ravvicinati? In circostanze come queste “la prima cosa da fare è segnalare all’orso la nostra presenza, anche parlando a voce alta”.
Non serve urlare e compiere movimenti bruschi: quello che è necessario è far comprendere all’animale che si trova in presenza di essere umani, dandogli modo di scapparsene via. Motivo per cui, quando si fanno passeggiate in montagna, “è sempre consigliabile parlare o portare un campanello attaccato allo zaino, così da segnalare agli animali la nostra presenza ed evitare spiacevoli incontri”.
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