Non è raro ritrovarsi con un gatto stitico, in casi simili è fondamentale agire con tempestività per risolvere il problema.
La regolarità intestinale è fondamentale per essere in buona salute, certamente ne avremo sentito parlare in più occasioni pur non essendo medici. La sua assenza può essere quindi un grave problema, anche se si tratta di una situazione più frequente di quanto non si possa immaginare. Basti pensare a quando ci si reca in vacanza per qualche giorno e si nota di non riuscire ad andare in bagno come si vorrebbe. Come è facile immaginare, si tratta di un problema a cui possono andare incontro tutti, animali compresi.
Non è difficile rendersi conto se il gatto sia stitico, specialmente se lo si tiene in casa e ha quindi a disposizione la lettiera dove poter fare i suoi bisogni. In genere quando un felino sta bene tende a evacuare almeno una vota al giorno. Se invece il felino tende a uscire, monitorare il suo quadro clinico può essere più difficile, ma si possono nutrire dei sospetti se risulta inappetente, non gradisce di essere accarezzato sulla pancia (specie se solitamente è lui a chiedere coccole), oltre a vederlo più letargico e con un addome duro.
Un gatto può però essere stitico non solo quando non riesce a evacuare, ma anche quando le sue feci hanno una consistenza differente dal normale. È per questo che diventa determinante osservare la sabbietta per chi ce l’ha in casa e notare se queste siano arrotondate, secche, dure e scarse, questo è segno di stitichezza.
Se la situazione perdura da più di due giorni, sarebbe bene prendere contatto con il veterinario che potrà valutare personalmente la situazione. Se necessario, sarà eseguita un’ecografia o una radiografia per capire se possa trattarsi di un malessere temporaneo, come per gli umani, o se ci siano altre cause sottostanti. In alcuni casi, ad esempio, questo può verificarsi per quelli a pelo lungo dopo avere ingurgitato un bolo di pelo.
Altrettanto importante è però una maggiore attenzione alla dieta, una volta conclusa la visita. Ci sono infatti degli alimenti che è possibile somministrare al micio che possono rivelarsi un toccasana. Una scelta oculata dei cibi ha infatti un’azione preventiva, ma è utile anche per evitare eventuali recidive.
La dieta dell’animale dovrebbe essere ben bilanciata e ricca di fibre, oltre a garantire un’adeguata assunzione di acqua che deve essere sempre a disposizione. Se la mobilità del colon è invece ridotta, è indispensabile ridurre la fibra il più possibile, soprattutto quella insolubile. L’ideale sarebbe puntare su cibi facilmente digeribili, come quelli gastrointestinali che è possibile trovare in commercio.
Ci sono poi delle azioni altrettanto cruciali che possono essere di aiuto al gatto per evitare che diventi stitico. Si dovrebbe tenere costantemente pulita la lettiera, se questo non accade è portato a trattenere i bisogni. A volte può essere utile fargli mangiare qualcosa che può garantire naturalmente le fibre, quali verdurine e ortaggi come carote o zucchine bollite e schiacciate e verdure a foglia cotte.
Molti amici a quattro zampe tendono a bere poco (se lo fanno troppo potrebbero soffrire di insufficienza renale), per questo è importante stimolarli a farlo cambiando spesso l’acqua, almeno tre volte al giorno. Se dovesse miagolare quando si avvicina all’acqua, significa che non la ritiene così fresca.
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